mercoledì 13 gennaio 2016

A UN PASSO DALLA VITA - RECENSIONE

TITOLO: A UN PASSO DALLA VITA
AUTORE: THOMAS MELIS
EDITORE: LETTERE ANIMATE
PAGINE: 327
PREZZO: € 17,00 CARTACEO              
               €   0.99 EBOOK

TRAMA
È una Firenze fredda, notturna e mai nominata quella che fa da palcoscenico alla storia di Calisto e dei suoi sodali, il Secco e Tamagotchi. La città è segnata dalla crisi globale, dietro l’opulenza pattinata del glorioso centro storico si nasconde la miseria dei quartieri periferici. Calisto è intelligente, ambizioso, arriva dal Meridione con un piano in mente e non ha intenzione di trasformarsi in una statistica sul mondo del precariato. Vuole tutto: tutto quello che la vita può offrire. Vuole lasciarsi alle spalle lo squallore della periferia – gli spacciatori albanesi, la prostituzione, il degrado, i rave illegali –, per conquistare lo scintillio delle bottiglie di champagne che innaffiano i privè del Nabucco e del Platinum, i due locali fashion più in voga della città. Calisto vuole tutto e sa come vincere la partita: diventando un pezzo da novanta del narcotraffico. 
Cupamente, nella rappresentazione di un dramma collettivo della “generazione perduta”, schiava di un sistema socioeconomico degenere e illusa dalle favole di una televisione grottesca, si snoda questa storia di ingiustizie e tradimenti, ma anche di amicizie e amori forti tragicamente condannati. Perché il male non arriva mai per caso e la vita non dimentica mai nulla, non perdona mai nessuno.



SORSEGGIANDO IL CAFFE'
Questo libro è stata veramente una sorpresa: la lettura è partita piano piano, ma pagina dopo pagina mi ha conquistato e lasciato con il fiato in sospeso fino alla fine.
Mi sono ritrovata in un mondo che non conoscevo o, meglio, che ho sempre evitato di conoscere: quello della droga. 

Con un linguaggio crudo e duro, Melis, senza abbellimenti o sotterfugi, ci presenta una storia che ci piacerebbe fosse solo finzione, ma, invece,  sappiamo bene che rappresenta piuttosto fedelmente la realtà.

A Firenze, Calisto Vizini, proveniente dal sud, è un eterno studente di economia. In un periodo di decadimento economico, ma soprattutto morale, dove ciò che conta è l'apparire, quindi bei vestiti, belle auto, locali alla moda e con la rabbia di chi sa di non far parte dell' elite, ma che ha una disperata voglia di arrivarci, di "essere uno che conta", di sbarazzarsi dell'etichetta di "poveraccio", Calisto, insieme ai suoi "fratelli", il Secco e Tamagotchi, trova nello spacciare una facile via per accumulare soldi e poter entrare velocemente nell'Olimpo. 

I nuovi adulti erano arrivati: una generazione di viziati consumatori tele-lobotomizzati, interessati unicamente ad ottenere, senza esclusione di colpi e soluzione di continuità, tre cose: i soldi, il sesso, lo sballo.

Tristezza, squallore e cinismo la fanno da padroni, ma la prospettiva di lauti guadagni, con poco sforzo, anche se rischioso, è allettante. E i rischi ci sono, ma rapportati al risultato che si può ottenere,  passano in secondo piano. Basta poco, però, per osare troppo e in un ambiente dove tutti sembrano "fratelli", alla fin fine la brama del poter avere di più rende tutti individualisti ed egoisti. Calisto è, comunque, un uomo intelligente e, nonostante sembri avere sempre la situazione in pugno, in realtà cela un certo malessere  per una vita che gli è sfuggita di mano, una vita che non ha saputo gestire, un malessere che neanche i soldi possono sanare.

Aveva sempre saputo che non sarebbe stata la gloria a riempire il suo destino, aveva sempre scelto strade brevi, sempre rifuggito il sacrificio nell'inseguimento della grandezza di un attimo. Aveva sempre vissuto così: a un passo dalla vita

E' una lettura non facile, ma intensa. Un susseguirsi di colpi di scena, intensificati da dialoghi in dialetto e termini tipici di chi fa uso di droga ( e che all'inizio, da completa inesperta ho fatto fatica a capire), che coinvolgono il lettore, perché anche Calisto, nonostante tutto, è la vittima di un sistema malato e ci si affeziona.
Un romanzo decisamente illuminante, che fa riflettere non solo sull'uso e l'abuso di droghe, ma anche sui valori e gli ideali che la società trasmette.




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